Le 30 juin 2017
de 14h30 à 15h00
Le Patio (université de Strasbourg)
22 rue René Descartes, 67000 Strasbourg
salle 3201
Pré-acte / Acte
Auteur : Sara Dieci
Tradizionalmente soggetto alle discipline legate alla prassi esecutiva, il basso continuo nel presente intervento è valutato come possibile sistema analitico dell’idioma monteverdiano.
Questo insieme di azioni sonore è presente già dagli inizi del Cinquecento con diversi modelli e la sua riorganizzazione avviene per effetto di una sintesi metodologica che si attua nel medesimo momento creativo di Monteverdi, rivelandosi come autentica presa di coscienza del pensiero musicale.
Scaturito da un preciso oggetto spaziale della trama polifonica, il continuo si assume tra i due secoli anche la responsabilità della direzione temporale del discorso, mentre non è affatto perduta l’originaria connotazione pratica delle condotte gestuali del musico, sempre più spesso disciplinate dalla diffusione di trattati e testimonianze teoriche.
Diversi sono i campioni presi in esame nell’intenzione di mostrare come una lettura “dal basso” possa offrire nuove riflessioni sui contenuti poetici, sia riconfermando osservazioni già affrontate, sia presentando nuove realtà semantiche, che il musicista ha evidentemente affidato alla moderna figura professionale del continuista.
Il continuo monteverdiano si presenta come un oggetto multifunzionale, nella completa casistica delle accezioni con cui esso si manifesta nella musica coeva ed esplorandone interamente le potenzialità tecniche ed espressive.